La conferenza stampa con il sindaco e l’assessore di San Michele al Tagliamento
Conferenza stampa con il sindaco di San Michele al Tagliamento all’indomani degli arresti: il Comune si si pensava a piccole liti tra commercianti, non certo a situazioni criminali di questo tipo
Giovanni Cagnassi
16 Settembre 2021
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO. In Comune si pensava a piccole liti tra commercianti, invece era mafia. Il sindaco di San Michele Bibione oggi nella sede del Comune sul litorale per parlare della inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata. Le indagini riguardano le intimidazioni ricevute dalla malavita locale agli ambulanti che volevano partecipare alla fiera estiva che si tiene al lido del Sole dalla omonima associazione.
Inchiesta su infiltrazioni mafiose, parlano sindaco e assessore di Bibione
Bibione si risveglia scoprendo di essere ora oggetto di una vasta indagine. “I rapporti nell’ associazione erano conflittuali”, ha detto il sindaco, ” per i pagamenti, poi abbiamo messo ordine dal punto di vista amministrativo. Mai ricevute pressioni di alcun tipo altrimenti lo avremmo segnalato”.
Ha parlato anche l’ assessore alle attività produttive Annalisa Arduini, in sintonia col sindaco. La delibera sulla partecipazione all’evento era stata una richiesta espressa. Era stato deciso che gli espositori fossero artigiani dopo che nei primi anni avevano partecipato anche i commercianti che lamentavano i pagamenti.
L’ associazione non voleva più i commercianti e la scorsa estate furono infine esclusi assieme agli hobbysti.
L’ associazione mandava al Comune la lista degli operatori. Le esclusioni avevano sollevato malumori. Ma mai il Comune avrebbe immaginato i retroscena emersi dalle indagini.
La delibera non è frutto di pressioni. Si pensava solo a scaramucce, non certo a una regia criminale.
L’ assessore Arduini ha sempre messo davanti la delibera e dalle intercettazioni colpisce la sua frase colorita: “Qui non siamo a Scampia”.